La seconda settimana del Tour de France ha alzato il sipario su ciò che accade davvero behind the race.
Con l’aumento del ritmo e la fatica sempre più presente, i riflettori non erano puntati solo sui corridori, ma su tutto (e tutti) ciò che li tiene in movimento. Dalla preparazione all’alba al recupero a tarda sera, dai meccanici che curano ogni dettaglio allo staff che mantiene alto il morale: è stata una settimana di sforzo collettivo, in sella e fuori.
Nel cuore di tutto questo, una prestazione che si è distinta: Oscar Onley, ora 4º in classifica generale. Un risultato che parla di costanza, determinazione e della lotta per ogni singolo secondo.
La strada verso Parigi è ancora lunga, ma le storie che contano davvero si stanno già svelando: sulle salite, nel bus di squadra, tra la folla.
Questo è Behind the Race.
Proxima Team Edition in azione: una ruota che unisce leggerezza ed efficienza, perfetta per i professionisti del WorldTour. Dietro ogni montaggio c'è il lavoro preciso e appassionato dei meccanici del Team Picnic‑PostNL, sempre pronti a intervenire con rapidità e competenza. (Photo: Pocispix)

Mentre la classifica si stringe e la fatica si fa sentire, Oscar Onley conquista un incredibile 4º posto nella classifica generale. Ogni risultato nasce da un equilibrio perfetto tra atleta, strategia e materiali. (Photo: CAuldphoto)

Tobias Lund Andresen in azione lungo la strada, tra Muret e Carcassonne. Mentre il ciclista danese passa velocemente, uno spettatore curioso osserva dalla finestra di una casa lungo il percorso. La Grande Boucle continua a offrire scenari affascinanti dietro la competizione. (Photo: CAuldphoto)
Frank van den Broek all'arrivo a Carcassonne, al termine della quindicesima tappa del Tour de France. Dopo una lunga giornata di fatica, il ciclista appare concentrato e visibilmente provato, un momento che riflette le dure sfide di ogni tappa della corsa. (Photo: CAuld Photo)



