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Triathlon: come mantenere una corretta postura in sella

Triathlon: come mantenere una corretta postura in sella

La postura in sella durante la frazione di ciclismo nel Triathlon è piuttosto particolare. Questo perché il Triathlon è uno sport diverso da tutte le altre discipline ciclistiche.

Infatti gli atleti arrivano al ciclismo già provati dalla frazione del nuoto e hanno poi di fronte anche la corsa a piedi.

Nel Triathlon la corretta postura in bici è quindi fondamentale per due motivi:

  • ridurre il carico fisico per l’atleta, ottimizzando i movimenti fisiologici;
  • aumentare le prestazioni migliorando l’assetto aerodinamico.

I regolamenti UCI per il Triathlon sono molto prescrittivi per quanto riguarda l’uso di appendici dei manubri che possono favorire una postura più rilassata o più aerodinamica. Queste norme vengono meno nell’Ironman, per esempio.

Dunque ogni gara è un universo a sé, ma ci sono dei consigli generali da seguire per mantenere una postura corretta sulla bici da Triathlon.

La postura corretta sulla bici da corsa vs bici da Triathlon

Ecco alcune differenze tra la postura in bici da corsa e in bici da Triathlon:

  1. Nel Triathlon la sella è più bassa per ridurre lo sforzo muscolare soprattutto ai polpacci, visto che l'atleta poi deve affrontare la corsa a piedi;
  2. L’angolo del busto è più chiuso nel Triathlon, con uno sbilanciamento del peso in avanti: serve a dare aerodinamicità alla pedalata, ma anche a gestire meglio le frenate;
  3. Il peso scarica sulle appendici dei manubri, quando è possibile utilizzarle per la bici da Triathlon: questo riduce l’interessamento dei muscoli cervicali e delle braccia rispetto alla bici da corsa;
  4. Gli atleti Triathlon poggiano sulla punta della sella, con il ginocchio in linea con il perno dei pedali, perché questo aiuta a dare più forza alla pedalata.

Gli accessori per mantenere la postura corretta in sella

Quando i regolamenti lo consentono, i triatleti usano degli accessori molto efficienti per mantenere la corretta postura in sella.

Il primo oggetto magico sono le pedivelle. Come insegna la fisica, una pedivella più lunga è una leva più vantaggiosa per l’atleta che può raggiungere una maggiore velocità con uno sforzo ridotto.

Ci sono poi le appendici dei manubri: sono delle strutture che si agganciano al manubrio e che permettono al triatleta di spostare il peso in avanti, eventualmente anche poggiando sui gomiti.

Nell’Ironman si vedono spesso posture molto avanzate, con le mani in posizione più elevata rispetto alle spalle (una posizione in sella nota con il nome di mantis, perché ricorda la mantide religiosa). Questa postura riduce il sovraccarico dei muscoli cervicali, ma l’altezza delle mani deve essere ponderata per non penalizzare l’aerodinamica.

Last but not least: il manubrio stesso è fondamentale per la postura in bici

Per mantenere una posizione corretta in sella, il manubrio deve essere ergonomico, ottimizzato sulla fisiologia dell’atleta, ma anche sulla resa aerodinamica. Insomma l’atleta deve essere comodo, libero di muoversi senza innescare traumatismi o problematiche articolari, ma deve anche sviluppare potenza e fendere l’aria.

Per realizzare un accessorio di questo tipo è necessario avere:

  • uno studio decisamente approfondito dell’ergonomia
  • una conoscenza delle dinamiche del Triathlon
  • competenze in fisica e aerodinamica
  • la conoscenza dei materiali più innovativi.

I manubri URSUS adatti per il Triathlon hanno tutto questo. Sono sviluppati grazie al feedback dei triatleti professionisti e amatori, che ci aiutano a migliorare costantemente i nostri prodotti.

Personalizzazione ed ergonomia sono i punti chiave del nostro lavoro di progettazione e realizzazione di manubri e accessori per le bici da Triathlon. Solo l’atleta che mantiene una postura corretta in sella pedala forte e a lungo.

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